Carrelli elevatori: Pro e contro dell’import export
Il settore dei carrelli elevatori, nell’import/export trova un ottimo alleato per ampliare il giro d’affari delle società che producono carrelli elevatori e macchinari per il sollevamento delle merci in genere. L’opportunità offerta da tale sistema internazionale però, ha ancora molte falle ed è di certo ancora in difficoltà a causa dell’esportazione in diversi paesi di destinazione.
Carrelli elevatori import export norme
Le normative che regolamentano l’ingresso e l’uscita di carrelli elevatori dai paesi che per la maggiore si sono riusciti a ritagliare uno spazio in questo mercato, sono molto complesse e creano difficoltà enormi nello spostamento di carrelli elevatori venduti oltre confine. Tali macchinari devono essere accompagnati da precise regolamentazioni e garanzie, per evitare di rimanere fermi alla dogana per molto tempo o addirittura di essere rispediti al mittente, con conseguente perdita ingente di capitali per le aziende produttrici di carrelli elevatori.
Questa problematica è data spesso dalla differenza di standard di sicurezza in materia di carrelli e macchinari da sollevamento merci, che vige nei diversi paesi.
Carrelli elevatori dove è facile esportare
la Cina, con le sue mille esemplificazioni in materia di import export, è di certo il paese che meglio si presta a ricevere un flusso di carrelli elevatori per accontentare la richiesta nazionale. In Europa invece le direttive in tema di sicurezza sono davvero tante oltre al fatto che ogni paese Europeo vede l’importatore quale unico responsabile della sicurezza e conformità del prodotto.
Quanto appena affermato fa notare come nonostante la Cina sia un paese nel quale è pressocchè facile far entrare carrelli elevatori provenienti dall’Europa e da altre nazioni, la vede molto penalizzata nell’esportazione dei propri carrelli a causa della bassa corrispondenza degli standard qualitativi e di sicurezza richiesti dall’Europa.
La Cina terra di conquista dunque per chi vuole esportare carrelli elevatori, ma scarso competitor in quanto molto penalizzata dalle direttive occidentali.
Meglio puntare sull’acquisto di carrelli elevatori provenienti dall’Europa dunque, in quanto sempre a causa delle diverse norme restrittive, se ci si dovrebbe imbattere nell’acquisto di un carrello elevatore Cinese potrebbe esserci bisogno dell’assistenza di un tecnico di nazionalità Cinese allungando di molto i tempi di consegna del prodotto a causa del visto di ingresso da fare senza preavviso. L’unico modo che avrebbero le società cinesi di avere vita facile (ma solo in questo ultimo punto)con le autorità Europee, sarebbe quello di avere un referente in ogni paese gia perfettamente integrato.